Bane

Il Signore Nero, la Mano Nera, il Signore dell'Oscurità

Bane era il dio Faerûniano dell’oppressione tirannica, del terrore e dell’odio, conosciuto in tutto il Faerûn come il volto del male puro attraverso il dispotismo malevolo. Dal suo terribile piano delle Distese della Rovina e del Caos, la “Mano Nera” ha agito indirettamente attraverso adoratori e altri agenti per realizzare il suo piano definitivo per ottenere il dominio totale di tutto il Faerûn. Tramite la sua chiesa, popolata di fanatici, Bane per lungo tempo terrorizzò il Faerûn.

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Descrizione

Le Sale contorte di Zhentil Keep echeggiano delle maligne invocazioni innalzate in tutti i templi avvolti nelle tenebre, sull’intera superficie di Faerûn. Bane, il Signore dell’Oscurità, ha vinto sulla morte stessa risorgendo al mondo per dare ispirazioni oscure a migliaia di intrighi, per fomentare la paura e l’odio nelle terre civilizzate e per rassicurare il comune mortale che la tirannia, sebbene occasionalmente possa essere sconfitta, non morirà mai. Sebbene Bane sia salito al soglio divino secoli fa, il suo scopo primario rimane prettamente umano: vuole diventare il signore assoluto di tutto Faerûn. Il giorno in cui i suoi servitori siederanno su tutti i troni del mondo, quando i popolani serviranno i loro padroni per paura di morire, e quando l’altruismo e la speranza verranno cancellati dal mondo, allora e solo allora Bane si riposerà e farà cessare il suo odio. Fino a quel giorno oscuro, tuttavia, la Mano Nera ha tutto il tempo per escogitare folli piani e intrighi di bassa lega. Alla fine egli sarà sicuramente il signore di tutto Faerûn ma per ora non c’è fretta. Arrivare a quella meta costituisce solo metà del divertimento.

Bane preferisce rimanere nell’ombra mentre i suoi servitori portano avanti i suoi piani intricati. Nelle rare occasioni in cui si fa vedere, assume la forma di un umanoide avvolto nell’ombra, spesso a torso nudo oppure con indosso un’armatura nera e un mantello nero all’ultima modo striato di rosso, a volte assume tratti che possono ricordare un Mezzorco. La sua mano destra, sempre protetta da un guanto metallico prezioso, è l’unica arma che di cui necessita per sistemare quei pochi abbastanza coraggiosi (o folli) da attaccarlo. Questo guanto è chiamato “la mano nera di Bane”.

Non ammette alcun fallimento e raramente ci pensa due volte a mettere a tortura anche un servitore fedele per assicurarsi obbedienza totale alla sua dottrina rigida e rigorosa. Sebbene la sua ira, una volta risvegliata, sia indomabile, Bane non si adira facilmente ma permane in uno stato di violenza controllata dalla sua profonda intelligenza e dall’aura di comando che suscita

Storia

Storicamente Bane è considerato una divinità abbastanza giovane, rispetto agli altri dei. In origine era un mortale, il cui passato è totalmente sconosciuto alla storia.

Anche quando era umano, Bane non voleva nulla più che diventare il più temuto e rispettato tiranno del mondo che fosse mai esistito. Tuttavia, per raggiungere questo obbiettivo, avrebbe avuto bisogno di un potere arcano generalmente impossibile da possedere per un comune mortale. Per questo motivo, questo despota calcolatore, si unì in forze con altri due mortali dalle intenzioni simili, Bhaal, futuro dio dell’omicidio, e Myrkul, futuro dio della morte. Con questi strinse un patto che puntava ad elevarsi al rango di divinità, questa alleanza nota anche come i “Tre Morti”, riuscì nel suo compimento.

I tre malvagi vagarono in lungo ed in largo per tutto il Faerûn, eliminando nemici in gran quantità, uccisero Borem, misterioso elementale primordiale facente parte delle dei Sette Divinità Perdute. Questa vittoria permise a tre di assorbirne l’essenza e guadagnarne i poteri arcani con cui iniziarono a viaggiare per tutti i Piani Inferiori prima di giungere al loro scopo.

Con il passare degli anni e con la caduta del Netheril, i tre decisero di puntare al potere di Jergal, primo dio dei morti, dell’omicidio e del conflitto. Con il sapere rubato i tre compagni viaggiarono nell’Ade dimora del dio. Facendosi strada tra i servi di Jergal giunsero fino al suo trono d’ossa, lì pronti a combatterlo e ucciderlo Jergal proclamò il fatto di essere stanco del suo dominio e di essere pronto a cederlo ai tre. Il gruppo si divise e iniziò a combattersi ma Jergal invitò i tre a smetter di combattere e di dividere il potere equamente. Al fine di determinare chi sarebbe diventato dio per primo, fecero un gioco, ma Malar presenziando tentò di immischiarsi. Onde evitare la sua intrusione, cambiarono gioco e Bane vinse la prima mano scegliendo come Dominio la Tirannia. Ognuno di essi infine si guadagnò un terzo dell’influenza di Jergal e dominarono su di essa per secoli.

Nei secoli, Bane generò un figlio demoniaco Iyachtu Xvim, che servì il padre sempre obbedendo.

Tuttavia, anche il controllo delle liti non era abbastanza per Bane, il cui desiderio di supremazia lo portò, nel 1358 CV, a riunirsi di nuovo con Myrkul. Assieme, i due rubarono le Tavole del Fato inscritte da Ao, dove vi era delineato il ruolo di ogni dio su Toril e le leggi divine del creato.

Questa azione generò il Periodo dei Disordini. Ao infuriato trasformò ogni divinità di Toril in un essere mortale, Myrkul e Bane. Bane venne punito per la sua arroganza e venne ucciso da Torm il Leale, dio del dovere, in una furiosa battaglia avvenuta nel porto di Tantras.

Sembrava che l’ambizione senza fine del Signore Oscuro lo avesse portato alla sua distruzione. La chiesa di Bane di frammentò: molti chierici si rivolsero a Cyric, che ereditò l’area di influenza dell’Omicidio di Bane, e Iyachtu Xvim, figlio di Bane, divenendo una divinità inferiore, ottenuto con una potente demone. Gli agenti del bene e della prosperità furono in grado di tirare un sospiro di sollievo in quei giorni, sapendo che Toril era stato liberato dalla sua più pericolosa minaccia.

La tirannia di Bane era nota in tutto il continente ed era la divinità più di frequente associata al male. Quando si sparse la notizia per tutto il Faerûn che Bane era stato distrutto durante il Periodo dei Disordini, non meno di ventisette nazioni proclamarono quel giorno festa nazionale in segno di ringraziamento. D’altronde Bane e il suo clero era molto mal visto: il popolano vedeva i sacerdoti di Bane come potenziali dittatori gretti e meschini pronti ad utilizzare tattiche immorali e violenze di ogni tipo per spargere la loro influenza e promuovere i loro obbiettivi; il normale avventuriero recepisce invece i chierici di Bane come guastafeste e nemici, agenti di una filosofia malvagia che parteggia con i mostri, diavoli e umanoidi selvaggi con l’obbiettivo di portare a termine i loro scopi malvagi; e i nobili più circospetti compresero la vera minaccia: che alcuni dei loro pari possano rendere omaggio al Signore Nero per ottenere con l’inganno ed il sotterfugio ciò che i soldati non possono conquistare con la forza.

Coloro che abbassarono la guardia, tuttavia, lo fecero troppo avventatamente. Bane aveva previsto una sua possibile morte durante il periodo di Disordini e per questo aveva generato un figlio.

Nella notte di mezzinverno del 1372 CV, Xvim assolse al suo compito inconsapevolmente, ed esplose in una conflagrazione di diabolica luce verde. Dall’involucro fumante del suo cadavere emerse un nuovo Bane rinvigorito con la mano destra avviluppata di fiamme verdi in un rituale operato da Szass Tam. Xvim, così sembra, non era altro che un bozzolo, un guscio nella quale era cresciuta una larva suppurante che sarebbe diventata Bane col tempo. Nei giorni successivi, i chierici di Xvim si convertirono a Bane e di nuovo un terribile male posò il suo sguardo calcolatore sulle contrade di Faerûn.

Una volta resuscitato riorganizzò il suo culto e aiutò Szass Tam nella guerra del Thay. Preoccupato dalla perdita di potere e dalle divisioni interni, arrivò a nominare Fzoul Chembryl, il signore di Zhentil Keep, quartiere generale degli Zhentarim, come suo Tiranno Prescelto, Esarca, e rappresentante mortale infallibile. Un altro suo Esarca divenne Abbathor, dio nanico dell’avarizia.

Nel 1385 CV, Bane riuscì a sfuggire alla peste magica, o chiamata la Piaga degli Incantesimi, approfittando della morte di Mystra e dell’esilio di Cyric, due sue acerrimi nemici. Arrivò a portare i goblin dalla sua parte, insieme a Maglubiyet dio dei goblin e Hruggek dio degli bugbear.

Dogmi

Non servire nessuno all’infuori di Bane. Devi averne sempre timore, e fare in modo che gli altri lo temano anche di più. La Mano Nera riuscirà sempre a trionfare su chiunque gli si opponga. Se lo tradisci morirai, e pur nella morte sarai da lui costretto a giurargli fedeltà. Dai ascolto ai suoi sacerdoti e sottomettiti a Bane, poiché solo servendolo il vero potere potrà essere guadagnato. Diffondi la paura e il terrore nel suo nome, perché lasciare che il potere gli sfugga di mano è la rovina di coloro che non servono Bane. Una sorte ben peggiore di quella di chi venera altre divinità spetta a colui che si oppone alla Mano Nera: costui incontrerà la sua fine prima di tutti gli altri.

Clero e Tempi

Bane ordina ai suoi sacerdoti e seguaci di ottenere posizioni di potere all’interno della loro società, sia con la forza o con l’astuzia, e di utilizzare quel potere per fomentare l’odio, la paura, la distruzione e la lotta. La Mano Nera preferisce che i suoi chierici sovvertano governi e raggiungano i loro obbiettivi sotto copertura della legge e e tollerando parzialmente la discordia e la dissolutezza. Tortura, pestaggi e omicidi premeditati sono all’ordine del giorno in queste operazioni ed è molto raro che un iniziato del Signore dell’Oscurità non possieda almeno delle conoscenze rudimentali in questo tipo di pratiche. La chiesa è organizzata in una rigida gerarchia: mettere in discussione o disobbedire ad un ordine di un superiore è un insulto alla supremazia di Bane ed è passabile di tortura, sfregio e morte.

I templi di Bane tendono a riflettere le rigide dottrine del clero. Si tratta in genere di strutture in pietra con angoli netti, torri acuminate e finestre strette: un’architettura che ricorda fortezze o piccoli castelli. Piccoli e stretti corridoi portano da un’austera anticamera a stanze comuni, simili a quelle di caserme per il clero laico, tutte decorate qua e la solo con arazzi mostranti i simboli di Bane o inscritti con passi di importanti testi religiosi. In genere i templi includono un cortile centrale utilizzato per esercitazioni militari e cerimonie all’aperto, così come una grande sala tradizionale per grandi assembramenti. Molte chiese hanno anche grandi dungeon sotterranei ricchi di camere di tortura, pozzi di inedia e recinti di animali.

I chierici di Bane pregano per i loro incantesimi a mezzanotte. La religione non riconosce festività ufficiali sebbene i fedeli ringrazino la Mano Nera prima e dopo battaglie importanti o prima di un atto particolarmente importante per il sotterfugio. I chierici anziani spesso proclamano sul momento la festività, sostenendo generalmente di essere stati ispirati in sogno. I riti includono canti, rulli di tamburo e sacrifici di esseri intelligenti, in genere su un altare di basalto nero o di ossidiana. Recentemente, i chierici di Cyric sono diventati i sacrifici più consueti oltre ai più consueti paladini, unicorni, bambini e celestiali, in particolare dai chierici più tradizionalisti.

Prima del Periodo dei Disordini, la Chiesa di Bane era divisa da una spaccatura interna; la setta degli Ortodossi (dominata dai chierici) e dai Trasfigurati (dominata da maghi). Lo stesso Bane incoraggiava questa lotta, apprezzando in particolare anche il dissenso anche quando si trattava dei suoi servitori. Il suo periodo di inattività lo ha portato però a più miti consigli e si è preoccupato di eliminare queste divisioni di persona, arrivando al punto di nominare Fzoul Chembryl, il signore di Zhentil Keep, come suo Tiranno Prescelto e rappresentante mortale infallibile. Le varie fazioni di chierici di Bane precedenti hanno trovato terreno comune nella creazione di terribili pogrom dove vengono radunati ex chierici di Bane che sono passati a Cyric dopo la “morte” del dio e non sono tornati indietro. La loro collaborazione può portare solo ad un male maggiore per tutto il Faerûn.