Soprannomi: II Giusto, la Vera Divinità, la Furia Leale
Livello: Minore
Allineamento: Legale Buono
Sfere di Influenza: Dovere, lealtà, obbedienza, paladini
Domini: Bene, Forza, Guarigione, Legge, Protezione.
Arma Preferita: ‘Vincolo d’Onore’ (spadone)

Severità, giustezza ed inflessibilità sono i tratti più caratterizzanti dell’indole di Torm. Ma il suo cuore è anche carico di benevolenza e gentilezza nei confronti di amici, deboli e giovani. Odia ed avversa, alla guida dei suoi seguaci, il male e l’ingiustizia, che combatte impugnando il Vincolo d’Onore, cioè lo spadone usato in battaglia, e che utilizza come arma sin da quando era mortale e ne costituiva il sacro vendicatore. La chiesa di Torm è molto popolare, e gode dei servigi di diversi ordini di guerrieri e paladini. Il suo operato si concretizza in vari modi; nel curare l’addestramento di guardiani, di leali cavalieri, di paladini e di gentiluomini in generale, ma anche nel concedere loro protezione e supporto.I suoi agenti vengono inviati all’interno di alcuni gruppi buoni, con lo scopo di controllare, ed in caso combattere l’eventuale corruzione che qui potrebbe nascere. In altri casi, semplicemente per cercare, tra le genti, nuovi potenziali servitori della Divinità. Alcuni membri del clero vengono inviati ad esplorare le terre del Toril, e sono tenuti a farne rapporto ai guardiani, affinchè questi ultimi possano apprendere di più sul mondo esterno. E’ obbligo di tutti i chierici rispettare i dettami della Penitenza del Dovere, che consistono in: prestare il proprio aiuto a tutte le religioni buone, opporsi all’operato dei servitori di Bane e Cyric, segnalare e annullare ogni eventuale area di magia selvaggia o magia morta. La chiesa di Torm è in rivalità con quella di Helm, seppur si tratta di una rivalità decisamente moderata. L’alba è il momento della giornata in cui i chierici di Torm pregano il loro dio per ottenere gli incantesimi. I giorni sacri a Torm sono la Morte Divina, una cerimonia che rievoca il 13° giorno di Eleasias, in cui il Dio perse la vita per distruggere Bane; la festa chiamata Vera Resurrezione, che invece celebra il giorno in cui tornò nuovamente in vita, il 15° giorno di Marpenoth, come ricompensa per il suo sacrificio, e il giorno di Scudiuniti, in occasione del quale vengono compiuti o rinnovati giuramenti. I chierici di Torm possono diventare liberamente multiclasse come paladini.

Storia

Un tempo Torm era un mortale, il campione di un re buono. La sua fedeltà lo portava ad obbedire a qualunque ordine gli venisse impartito, noncurante dei rischi che comportava per la sua persona. Adesso serve Tyr, di cui rappresenta il campione, nonchè il comandante delle sue schiere in battaglia. Sovententemente, Torm, Tyr e Ilmater operano insieme, e per questo motivo vengono chiamati la Triade. Altri importanti alleati di Torm sono Helm (nonostante i conflitti che intercorrono tra le loro chiese), il Cavaliere Rosso e Lathander; mentre suoi acerrimi nemini sono Bane, Cyric e Mask. Tra tutti, Torm è particolarmente ostile nei confronti di Bane, perchè le due divinità si sono combattute, fino alla distruzione reciproca, durante la Guerra degli Dei. Come era prevedibile, nel momento in cui le divinità sono ritornate in vita, l’ostilità si è trasformata in furibondo odio.

Dogmi

I servigi che rendi saranno lo strumento per ottenere la salvezza. Dal modo in cui compirai il tuo dovere dipenderà la vitalità di Torm, che si indebolirà in caso di fallimento, e si rafforzerà in caso successo. Adoperati sempre per mantenere la legge e l’ordine. Esegui gli ordini dei tuoi signori, ma valutali con cura, e cerca di anticipare le loro richiesta. Combatti ed ostacola sempre ogni forma di corruzione. Non esitare a colpire, con rapidità e veemenza, il marcio che alberga nei cuori dei mortali. Elargisci ai traditori una morte rapida, ma al contempo anche dolorosa. Critica ogni legge ingiusta, ma non proporre mai una legge aggiuntiva, limitati a suggerire semplici migliorie o alternative. Quattro sono le entità verso le quali avrai dei precisi doveri; la tua fede, la tua famiglia, i tuoi maestri, ed infine tutti gli esseri buoni del Faerun.

Cerimonie importanti

Durante l’anno, i Tormiti celebrano due grandi festività (e in alcuni anni tre): il Morte Divina il 13 di Eleasias (in commemorazione della morte di Torm nella battaglia contro Bane appena a nord di Tantras durante il Periodo dei Disordini) e la Vera Resurrezione il 15 di Marpenoth (quando Torm recuperò il suo status, alla fine delle Guerre Divine) e Scudiuniti. La Morte Divina è una solenne cerimonia di ricordo per tutti i caduti che persero la vita combattendo per cause giuste, ad esempio proteggendo gli altri, o coloro che perirono nel suanto servizio a Torm. Dopo le preghiere e un generoso banchetto i Tormtari si recano al tramonto nei cimiteri o sui campi di battaglia dove è perito o giace uno dei loro cari, accendono speciali candele e pregano tutta la notte, racocntanto li imprese del caduto cosicchè chiunque cada non possa veramente essere dimenticato. Torm spesso manda sogni e visioni confortanti ai Tormtari durante questa notte, ma si dice che se uno ha la visione della morte di Torm significa che morirà al servizio del dio durante l’anno successivo. La Vera Resurrezione celebra la riabilitazione di Torm ed è costituito da un banchetto gioioso e da baldorie; durante tutto il giorno le leggi sono messe da parte cosicchè i Tormtari possano esser eliberi dai principi della legge e dell’ordine una volta all’anno. Molti sfruttano l’opportunità meramente per scioccare gli altri parlando liberamente o condividendo piaceri sensuali con i loro compagni, ma qualcuno ogni hanno impiega la giornata per compiere vendette su qualcun’altro. (Ad esempio un nobile che assecondando le leggi infligge del amle agli altri potrebbe subire le stesse torture durante questo giorno). Torm tradizionalmente manda visioni ispiranti durante il sonno di tutti i suoi fedeli successivamente alla festa, e garantisce il Dono della Lealtà a pochi, come segno di apprezzamento per il loro servizio: una nuova preghiera viene aggiunta nella loro mente, garantendogli una possibilità di castare un nuovo incantesimo che non sarebbero stati capaci di castare altrimenti finchè non sarebbero saliti di livello. Le celebrazioni di Scudiuniti sono rituali che esprimono lealtà e rinnovo di giuramenti e oneri. I Tormtari preferiscono sposare e sposarsi, terminare apprendistati o addestramenti collaborativi in questo giorno. Ogni giorno i fedeli devono pregare il Vero Dio quattro volte: a mezzogiorno, al tramonoto, a mezzanotte e all’alba. Le preghiere sono verbalizzate in litanie prestabilite che sembrano canti roboanti e chiedono guida al Signore del Dovere, della Lealtà e dell’Obbedienza. Dal Periodo dei Disordini la Penitenza del Dovere è stata inclusa nelle litanie. A questi rituali sono aggiunte speciali preghiere nei casi in cui un seguace necessiti di una forza interiore extra per eseguire gli ordini, per compiere un incarico spiacevole ma necessario o per supportare un alleato o un’amico. I fedeli di Torm devono praticare solo tre rituali speciali: la Tavola di Torm, l’Investitura e la Veglia Sacra. La Tavola di Torm deve essere osservata almeno una volta ogni due mesi. per compiere questo rituale un Tormtaro procura o prepara un grande banchetto e quindi invita uno straniero (solitamente un mendicante o un cittadino bisognoso) a consumare il banchetto mentre lui digiuno, servendo al tavolo. Nel giro di tre giorni dal banchetto il sacerdote deve conffesare ogni peccato personale, ogni fallimento e ogni imperfezione ad un altro Tormtaro e quindi riportare il tutto ad un superiore. L’Investitura è una cerimonia solenne durante la quale i novizi divengono sacerdoti. E’ dovere di ogni sacerdote Tormita e di ogni guerriero santo che si trovi nel raggio di un giorno di viaggio dal posto prestabilito prendervi parte. Il supplicante (solo un sacerdote viene investito ogni cerimonia) si rpepara in anticipo rotolandosi nel fango o nella polvere e indossando in seguito gli abiti più vecchi e sporchi che possano trovare. Così vestito digiuna per un giorno e alla sera, dopo che i sacerdoti riunitisi hanno banchettato vuiene condotto nel tempio e lavato e pulito da un Tormtaro. Il supplicante viene formalmente presentato al sacerdote a capo della chiesa e accettato al servizio di Torm, previo il superamento della Veglia Sacra. Tutto il clero in seguito si produce in inni di gioia e si ritira, lasciando il supplicante solo, chiuso nel santuario del tempio, affinchè completi la Sacra Veglia. La Sacra Veglia viene ripetuta ogni volta che un individuo avanza come grado nel clero. Prima di lasciare il santuario , il sacerdote che presiede la cerimonia solleva solennemente una spada bastarda dall’altare e la lascia andare nell’aria. Per la grazia di Torm (e un incantesimo segreto castato in precedenza) la spada si solleva fino a fermarsi con la punta rivolta verso il bassa, circa all’altezza di un uomo sopra la testa del supplicante. Più questi cede alla paura, al sonno e al controllo su ogni dubbio riguardo alla sua fede in Torm, più la spada scivola verso il basso. La spada si muove abbastanza lentamente che difficilmente ferisce seriamente il sacerdote sotto di lei e l’incantesimo si rompe quandola spada versa sangue; estremo è il disonore di essere trovati con una spada per terra il giorno successivo. Se la Veglia fallisce,il sacerdote che presiede al cerimonia prega Torm affinchè lo guidi ed esegue quanto il Vero Dio gli comunica: La Veglia può essere ripetuta la notte successiva, oppure il sacerdote che ha fallito la prova può essere espulso dalla chiesa o gli può essere assegnata una penitenza o una cerca per la chiesa.